Tàijí Bái Hè
(T'ai Chi Pai He)
Yìquán 意拳
L' Yìquán viene considerato ai nostri giorni come la forma più evoluta delle arti interne, in realtà, per la scuola classica è una pratica di base, in quanto la maggior parte del lavoro è impostata sulla pratica del Zhán Zhuāng 站椿.
Questa è una pratica di rieducazione posturale ed energetica, si basa sullo stare fermi in varie posizioni, dalle più semplici alle più impegnative, per un tempo discretamente lungo.
Un esercizio apparentemente semplice, ma fondamentale affinchè il corpo si disponga in modo naturale senza tensioni di sorta, con gli stessi meccanismi di come l'energia vitale si manifesta e da forma alle piante.
E' con questa pratica che attraverso il rilassamento si riequilibra il corpo fisico e si armonizzano mente ed emozioni, favorendo lo sviluppo del Qì 氣 : l'Energia Vitale.
Alla pratica statica è associata quella dinamica, con movimenti semplici non necessariamente concatenati in una sequenza specifica.
Questa disciplina è stata introdotta in Italia attorno 1987 dal M° Li Xiao Ming, poi diffusa successivamente dal M° Guo Gui Zhi, entrambi studenti di Yao Zuin Xun, uno tra i migliori discepoli di Wang Xian Zhai, ha poi avuto larga diffusione anche con il M° Yang Lin Sheng di altro lignaggio.
Questa diciplina è nota soprattutto per la sua efficacia in combattimento, anche se questo aspetto, su opinione del M° Li Xiao Ming (che ha poi dedicato tutte le proprie energie all'insegnamento del Qi Giong terapeutico) è considerato il livello più basso nella pratica delle arti interne.
Per l'alto livello conseguito da Wang Xian Zhai il suo stile fu denominato anche Da Cheng Quan, a significare la grande boxe, il livello più alto della boxe.
Letture consigliate: Wang Xian Zhai "Yi Quan" Luni editrice
Wang Xian Zhai Yao Zun Xun Li Xiao Ming Guo Gui Zhi
Una calligrafia del
M° Yang Lin Sheng, generosamente donata in occasione di un incontro al Musokan di Milano